lunedì 30 gennaio 2017

CUORE VS PASSIONE

Non è facile avere ben distinti due elementi differenti tra loro come:il dovere ed il piacere, l'obbligo e lo svago, il compito e la ricreazione; oddio, per quest'ultimo hanno inventato la campanella, ma il mio senso ero un altro.
Chi porta avanti una passione con una certa regolarità e con una massiccia dose di impegno, arriva ad un momento in cui deve fare i conti con la realtà delle cose, come per esempio la famiglia.
Il mio discorso verte su una questione spinosa, ossia il tempo che dedico alla musica per tralsciare qualcos'altro e per l'appunto la famiglia, Detta così sembra che io mi assenti da casa per 10 mesi all'anno perché sono in tour con la mia band su i palchi di mezzo mondo; assolutemente no, io sono in sala prove per due ore a settimana e quando va di lusso, per un concerto ogni due mesi.
Eppure quseta mia assenza settimanale pesa non poco sulla gestione familiare, poiché anche quando avrei la possibilità di stare a casa per dare una mano a mia moglie, prendendomi anche cura dei miei figli, mi precipito in sala prove con la mia band.
Un momento, i miei figli e mia moglie vengono prima di tutto e di tutti ed è per questo che cerco di incastrare la sala prove in quegli spazi di tempo che solitamente stanno prima di fare il turno di notte o la sera che l'ho appena finita, così da avere il giorno libero che mi spetta dal lavoro, davvero libero senza impegni. Almeno è questa la via ipotetica che seguo, però non sempre avviene in questa maniera, a volte capita che tutti gli incastri a me più comodi non siano compatibili con il resto della band, per cui si debbano fare per forza di cose delle modifiche.
E' dura riuscire a far conicidere gli impegni di ognuno di noi, per questo motivo si sceglie un giorno alla settimana che vada bene a tutto il gruppo e cambiarlo il meno possibile. Ovvio, quando ci sono degli impegni improrogabili la sala prove salta, anche se a malincuore, però non è possibile fare ogni cosa.
Anche la scrittura può diventare pesante se ci si dedica anima e copro, in che modo? Beh togliendo delle ore utili al sonno per perdersi nella fantasia notturna, di conseguenza all'indomani della produzione "editoriale" ci si presenta sotto forma di zombie quando la giornata devere avviarsi con tutti belli reattivi e pimpanti. Io per questo mio modo di seguire le passioni ciondolo sempre dal sonno, per cui appena mi appoggio sul divano perdo i sensi, oppure, quando mi metto a giocare con mio figlio, arriva quel sonno maledetto che di notte invece se ne va per lasciarmi fare quello che mi piace e che mi diverte, come suonare e scrivere.
Ora che si è aggiunto anche il secondo lavoro mi sento come quei globuli rossi di "Siamo Fatti Così" pieni di anidride carbonica da scaricare e che si sentono appesantiti dal carico.
In effetti se facessi una vita più regolare non avrei di questi problemi, però dentro di me brucia il fuoco dell'artista e si sa che con il fuoco ci si brucia.


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