sabato 28 gennaio 2017

FUGGI FUGGI,CORRI CORRI

Un mio ex collega una volta mi disse che per riuscire a far funzionare un evento, bisogna far salire lo stress ai massimi livelli. Se le cose stanno così, la presentazione del corso Washoku Kentei del 4 febbraio in via Conservatorio 22 sarà un successo planetario.
La mia passione per l'estremo oriente e più nello specifico per il Giappone è orami cosa nota, per questo motivo ho sempre desiderato poter lavorare in un ambito prettamente nipponico, ma lavorare con un team di persone giapponesi significa lavorare di brutto, ed è una cosa alla quale sono poco abituato. Detta così così sembra che io in vita mia non abbia mai mosso un dito, al contrario, mi sono sempre dato un sacco da fare, però quel che sto facendo da tre mesi a questa parte, esula un po' dal mio vissuto di lavoratore indefesso, cioè l'organizzazione è un argomento controverso per quel che mi riguarda, eppure mi sto impegnando parecchio e qualcosa sto anche imparando; chi l'avrebbe mai detto.
Come ho già scritto in un post percedente, sono sempre in giro e questo vuol dire usicre di casa di mattina e tornare a notte fonda, per poi continuare ancora a lavorare una volta sdraiato nel letto.
Questo mio esodo continuo incinde non poco sulla gestione familiare, che tradotto significa: si occuppa di tutto mia moglie.
Poverina, mi dispiace molto delegare a lei tutto ciò che concerne la gestione della nostra famiglia, che ha inizio con l'accudimento dei bambini e finendo con il cucinare per tutti, in mezzo poi c'è tutta una giornata che ha mille incognite. Ci credo che alla sera le si rizzano i capelli in testa, a maggior ragione se il marito è sempre in giro per Milano a cercare di fare... ma alla fine cosa faccio? Tutto e niente, la cosa però su cui non posso avere dubbi, è la mancanza di sonno, dovuta anche al mio correre di qua e di là sempre con la bicicletta.
A proposito di questo, avrei un bell'aneddoto a riguardo, ma lo riserverei alla mia sfiga con la bici, prossimamente lo scriverò.
Ora sono all'altro lavoro, sempre oberato di lavoro e dai turni che sono peggiorati notevolmente per la mole di roba che ci viene scaraventata ad ogni chiamta.
Lo posso dire? Cioè lo dico? Ebbene mi sento un tantino stressato.




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