venerdì 9 maggio 2014

TORNO SULLE MIE RIGHE

Da quando mi sono iscritto a quel concorso per scrittori emergenti, non ho scritto nulla di nuovo o meglio ci ho provato, ma non sono andato molto in là con il numero di pagine. Il motivo fondamentale è che mi sono dovuto concentrare sulla, diciamo promozione, del libro NEL BARATRO. Poi mi sono ritirato dal concorso perché mi è sembrato un po' una pagliacciata, di conseguenza, il libro sopra menzionato, l'ho del tutto abbandonato a se stesso. L'idea per un nuovo romanzo in testa ce l'ho e devo dire che tra tutti quelli che ho scritto finora, questo sarà piuttosto ambizioso e complesso nella sua trama. Data appunto la sua complessità, non mi viene semplice scriverlo a lavoro di notte, non che gli altri fossero stato facili da erigere, però questo credo sia più ostico nella stesura. I romanzi precedenti li avevo bene in mente su che tipo di piega dovessero prendere, quindi sono andato molto spedito, l'ultimo che ho intitolato GRAND HOTEL MUSA, sarà che le idee sono ancora confuse, in poche parole procedo a rilento. La fatica è così evidente che credevo di aver già raggiunto il famoso blocco dello scrittore, dopo solo tre romanzi scritti. Per non farmi abbattere da questo brutto giogo creativo, sono ritornato per l'ennesima volta su il mio secondo lavoro ed onestamente credo che ce ne fosse bisogno di rimettere un po' sopra le mani. E' incredibile eppure ogni volta che rileggo dopo tempo quanto scritto, va a finire che lo modifico, aggiungo cose, le cambio, insomma lo stravolgo. Credo sia abbastanza naturale... però mi chiedo chissà quanti scrittori e artisti in genere, non si trovano soddisfatti a pieno delle proprie opere. Anche quando da piccolo disegnavo, lì per lì, mi sembravano dei capolavori ciò che usciva dalla matita, ma passato qualche giorno, ne constatavo i difetti, lo correggevo e spesso buttavo. Certo che così facendo arriverò poco lontano, anche questo post a dire il vero non mi convince, quasi quasi lo riscrivo.


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