lunedì 12 maggio 2014

IMPREVEDIBILE COME LA VITA

Sarà scontato affermarlo ma è proprio vero che non si può davvero sapere cosa ci aspetta il domani. Noi esseri umani pretendiamo una certa sicurezza per percorre il percorso sul globo terrestre, non dico economico-lavorativa perché quella è estremamente variabile, non mi riferisco nemmeno ai giorni futuri perché quelli non si possono sapere in anticipo. Piuttosto faccio riferimento a quelle, che nel turbine delle incognite e delle imprevedibilità, sono delle presenze costanti. Per i bambini sono i genitori, per gli adulti sono i rispettivi partner, poi i figli certo e ancora i genitori. Nell'eventualità che qualche elemento venga meno, non necessariamente in modo tragico, si perdono quelle poche sicurezze sui quali si è fatto affidamento nel corso degli anni. Ci si può svegliare in una giornata strana e al termine di questa, si arriva a sgretolare un rapporto che dura magari da 40 o passa anni. Mi ricordo di un avvenimento avvenuto pochi anni fa. Prima di cambiare casa, vivevamo in un condominio popolato da un nutrito gruppo di coppie di anziani. Un giorno di ritorno dalle vacanze, una vicina ci mette al corrente di una vicenda tragicomica. La signora che abitava in fondo al ballatoio del mio piano, si sveglia un giorno e a metà giornata, butta fuori di casa il compagno di una vita, senza un motivo apparente. L'uomo in questione, trovatosi da un momento all'altro senza una compagna e senza un tetto sulla testa, girovagava nei pressi del palazzo con la speranza che la sua compagna, tornasse sui suoi passi e lo riaccettasse di nuovo con sé. Il signore lo incontrai diverse volte e gli domandai che tipo di sistemazione avesse al momento, se avesse qualcuno che lo aiutasse in una tale circostanza cioè mi preoccupai perché era davvero un uomo buono, tant'è che mentre mi parlava gli si inumidivano gli occhi e tratteneva male il magone in gola. Mi disse che il figlio lo prese in casa, però ovviamente a 80 e passa, trovarsi di punto in bianco senza casa e senza compagna era una delle cose peggiori che gli fu mai capitata. Alla fine i due sono tornati insieme, più o meno con le stesse modalità della rottura, cioè senza un motivo apparente, però la cosa mi diede a suo modo, molto a cui pensare. Gli equilibri tra le persone, per quanto possano sembrare solide come catene, in realtà ogni maglia è legata all'altra con un filo di cotone. E se si perde la stella guida, il punto di riferimento, come si può andare avanti? Le persone che per una vita hanno condiviso tutto, si ritrovano ad un certo punto a dover ricominciare da soli. Credo sia davvero angosciante. Nella mia famiglia non ci sono mai stati cose di questo tipo per fortuna, però penso se dovesse mai capitare, penso ne rimmarrei parecchio turbato. L'idea di una separazione, anche se non direttamente la mia e di mia moglie, mi metterebbe in una situazione in cui non saprei come gestirla, poiché perderei i punti di riferimento, quindi sarei smarrito.



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