sabato 20 settembre 2014

UN PEZZO DI CUPERTINO.

La sveglia alle 8.00 del mattino si è annunciata con il suono del pane appena fatto. Dalle finestre di casa la giornata si è mostrata uggiosa, torbida, piovosa, come richiesta dalla stagione. Poi si è tramutato in un giorno dedicato agli acquisti folli, molto folli, addirittura scellerati. Oltre all'immancabile spesa per la settimana a venire, fatta tra l'altro in un grande ipermercato a noi non molto simpatico, abbiamo dissanguato il nostro conto per l'acquisto del patinatissimo portatile, designed in California. Si sto parlando del MacBook, Air per l'esattezza, una vera bomba del design e della tecnologia. Il commesso dello store è stato molto competente nell'illustraci tutte le gagliardate che questo super portatile ha dentro il processore ultra-galattico, frutto di ore e ore di studio da parte degli eredi del compianto Steve Jobs. Si può perfettamente affermare che la ricerca degli elementi innovatimi top di gamma e tutto quello che serve all'azienda guidata ora da Tim Cook, si fanno pagare profumatamente, e come! Va beh era da tempo che necessitavamo di un nuovo computer, quindi non si poteva lesinare molto sul prezzo, la qualità costa è cosa nota. E dopo tutto non vi poteva escludere neppure questo elemento dagli altri nostri device marchiati "mela morsicata", ovvero iPOD, iPAD, iPHONE, mancava solo lui. Certo che, se non riesco a produrre qualcosa di valido né sull'ambito musicale, né in campo letterario, proprio perché il portatile ha delle funzioni atte a facilitare tali scopi, sono soldi davvero sprecati. Al massimo posso giustificare l'esosa spesa, come l'acquisto di un oggetto moderno da tenere sul nostro bello scrittoio datato anni '40 che fa tanto radical chic, anche se auspico qualcosa di più ovviamente.



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