lunedì 22 settembre 2014

S.O.S. MONDO AL COLLASSO

Su questo blog solitamente mi limito a scrivere di cose abbastanza leggere, a tratti ironiche, come momenti di vita quotidiana, analizzati a fondo ed interpretati a modo mio, o semplicemente di stralci di ilarità che fanno ridere per primo me stesso. A volte appaiono anche degli argomenti che sono il frutto dei miei ricordi, piuttosto che attimi del tutto personali in cui rifletto sulle mie paure, oppure delle vere e proprie ammissioni di psicosi e frustrazioni. Recensisco qualche libro e ogni tanto si presentano musicisti con i loro album a fare da tema nel post del giorno. E' raro vedere scritte su queste pagine, argomenti che riguardano l'attualità, la politica o addirittura l'economia. Cerco di evitarle il più possibile, in quanto, non avendo delle conoscenze approfondite a tal proposito, non so se la mia opinione possa essere corretta in termini tecnici e quindi vorrei evitare il più possibile di cadere nella banalità.
Eppure ci sono dei giorni in cui non si può non parlare di queste cose, fare finta di niente e percorrere la strada della propria esistenza come se nulla fosse. Come se si volesse voltare lo sguardo, difronte agli scempi compiuti dai governi in giro per il mondo, alle calamità che colpiscono sempre chi ha avuto la sfortuna di nascere dall'altra parte dell'emisfero, dai complotti di multinazionali ai danni della salute dei terrestri, in nome e per conto del progresso, detto comunemente vile denaro. Oggi parlerò di questo.
Il motivo del mio dissenso è spiattellato su ogni pagina di giornale, dai titoli mostrati a caratteri cubitali che non riguardando solo un argomento purtroppo. In ogni angolo del pianeta succede qualcosa di aberrante e mi meraviglio come molta gente non se ne curi affatto. Mi riferisco agli atti terroristici eseguiti da un manipolo di pazzi taglia teste, in quell'angolo di nulla tra la Siria e l'Iraq. All'imperialismo degli americani e ai loro modo di risolvere le cose, ovvero, bombardando su tutto ciò che hanno scombussolato essi stessi per primi, alimentando così altro odio e altra violenza. Alla crisi della Crimea e agli interventi russi. Alla guerra infinita tra palestinesi e israeliani su quella dannata striscia di terra chiamata Gaza. All'ecatombe di bambini, di donne e uomini nell'Africa occidentale dovuti al virus ebola. Questi sono solo i temi principali di un qualsiasi testata giornalistica, ma ci sarebbe altro da aggiungere, molto altro.
Devo ammettere che è l'indignazione di mia moglie a farmi scrivere, si perché lei è una persona che ancora si indigna quando sente dei soprusi ai danni dei più deboli e soprattutto della noncuranza dei paesi ricchi su ciò che accade a tutto il resto del pianeta. Lei mi spinge a riflettere quando discutiamo nei momenti in cui abbiamo occasione di scambiarci delle opinioni, mettendomi davanti all'evidenza di tutte quelle cospirazioni dei potenti, per ricavarne altro potere, e in questo lei manifesta tutto il suo disgusto. Si infervora quando legge le notizie di gente che muore per scappare dall'inferno in cui vive, e ancor di più, quando sente le persone comuni che se ne infischiano altamente delle morti innocenti. Lei è una dissidente in tutto e per tutto, partendo dal giogo del consumismo, fino ad arrivare alla politica. Lo vedo dai suoi occhi roventi tutta quella passione emessa nelle parole di fuoco, che brucerebbero gli animi di tutti, il mio per primo, quando esprime la sua opinione.
Me la immagino a capo di un'idea differente, pronta a fronteggiare l'uomo più potente del mondo, a suon di parole intelligenti e brillanti, se solo ne avesse l'opportunità. Mi sento fortunato ad avere al mio fianco chi mi redarguisce sulle scelte coscienziose da prendere per salvaguardare la nostra parte di Terra.
A parte questa parentesi utopistica, il mondo moderno rimane uno schifo. Non abbiamo perso neanche un giorno per renderlo tale. Lo stiamo affamando di elementi preziosi per il suo benessere, per nutrirci di alimenti tossici capaci di avvelenare il nostro organismo e l'ambiente che ci circonda.
Siamo degli schiavi con le mani ed il cervello legati, pur non avendo alcun regime che ci neghi la libertà.
I morti non ci inorridiscono se muoiono per mezzo di qualche Stato che usa metodi coercitivi come punizione, o per mano di qualche uomo senza scrupoli. La guerra non fa più paura, siamo abituati alla violenza e al suo corrispettivo in denaro. Siamo diventati aridi al sentimento della compassione per chi è meno fortunato. Siamo vittime e carnefici di noi stessi, non abbiamo cura della vita, non rispettiamo l'ambiente, ci interessa solo quello che possediamo, ma maggiormente quello che vorremmo possedere, non c'è speranza, né futuro. Abbiamo portato questo mondo al collasso.


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