mercoledì 24 settembre 2014

SE NON SI HANNO I NUMERI GIUSTI.

In un mondo sempre più informatizzato, il nostro cervello è costretto a ricordare una quantità sempre maggiore di numeri. Si parte già in età prescolare ad imparare a memoria i numerini dall'1 al 10 solitamente, questo è motivo di grande soddisfazione da parte dei bimbi, che si sentono valorizzati dall'aver detto correttamente l'elenco numerico, nonché da parte degli adulti che si credono dei bravi maestri. Si inizia con l'imparare l'età anagrafica e tenerla bene in mente poiché ogni anno cambia, a seguire, il numero di scarpe e il numero civico della propria abitazione, con la speranza di trasferirsi il meno possibile per non dover ricordarne un altro diverso e il codice postale. Poi si arriva a dover ricordare il numero della classe, e va beh questo è consequenziale alla vita scolastica, quindi le tabelline e via discorrendo. L'apprendimento numerico non si limita soltanto a questo, magari! Nel periodo scolastico si viene bombardati da altri numeri estranei alla scuola, come i canali televisivi (anche se questi basta evitarli per qualche periodo e l'amnesia li fa sparire), gli orari delle attività extrascolastiche, per arrivare belli pronti a ricordare il numero di telefono dei genitori. Una volta c'era il numero di casa fisso e bastava ricordare quello per sentirsi al sicuro, oggi invece, ogni persona ha un telefono personale con il relativo numero di dieci cifre, mica 2 o 3, quindi per ricordare i due telefoni dei genitori sono da incastonare nelle memoria 20 cifre! Io ricordo solo il mio, per tutti i restanti mi affido alla sorte. Superato il momento della scuola, che può essere più breve o più lungo a seconda della carriera che si intende proseguire, i numeri comunque non si abbandonano insieme ai banchi, tutt'altro. Il fattore principale che si deve sempre tenere a mente è il PIN del bancomat, appena viene aperto un conto corrente e più se ne hanno, più sono le cinque cifre segretissime da non dimenticare mai, finché questi non scadono ovviamente. Ci sono anche il codice di sblocco del telefono, tipo per gli iPhone sono essenziali e si hanno solo tre tentativi a disposizione, la combinazione dell'allarme di casa, le password numeriche di alcuni sistemi operativi, i codici per accedere alla visione satellitare di antenne paraboliche con annessi i loro decoder, il numero di identificazione della propria mansione lavorativa, i modelli sempre più aggiornati di smartphone e computer, denominati solitamente con delle lettere incomprensibili e numeri senza senso (almeno per i profani come me), i numeri della previdenza sociale e quelli dei soccorsi per i cittadini, per non parlare della combinazione vincente della lotteria e del superenalotto. Dette in parole povere, tutto ciò che richiede una codifica oppure un'identificazione è presente una numerazione di un tot di unità. Sembra impossibile da immaginare un mondo senza i numeri, senza che siano presenti gli antagonisti delle parole, cioè non è che sembra, è per davvero impossibile. Non potremmo fare nessuna operazione aritmetica e ci perderemmo in fiumi di parole come i Jalisse, Non ci sarebbero neanche le valutazioni dei professori, gli indici di gradimento degli istituti di ricerca, i giudizi della giuria nei concorsi, avere il senso del denaro, e cosa fondamentale, non potremmo dare i numeri quando diamo di matto.


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