lunedì 22 dicembre 2014

L'ITALIA E' UN PAESE DI VECCHI

A differenza di quanto ha scritto McCarthy, l'onere del paese per vecchi se l'è aggiudicato l'Italia.
Io vivo a Milano e ho due figli piccoli, con uno in arrivo. Cosa c'entra questo?
In teoria, dovrei essere circondato da persone della mia età, non pretendo siano così di meno, ma almeno poco di più; invece mi guardo attorno e vedo solo anziani.
Sono appena tornato dal saggio di ginnastica artistica di mia figlia, (ieri c'è stato quello di mio figlio) ovviamente gli invitati erano i genitori, ma poi costoro, si sono sentiti obbligati ad invitare: gli zii, i prozii, i nonni, i bisnonni, i trisavoli, le mummie, i reperti archeologici ed infine gli spiriti.
Faccio davvero fatica a sopportare gli anziani, perché sono indisponenti, arroganti, pedanti e furbi come delle faine. Non vorrei essere troppo aggressivo con le parole, però credo, che in certe situazioni siano addirittura inutili. Negli eventi sportivi, o rappresentazioni teatrali, in cui i protagonisti sono dei bambini, l'anziano che guarda con occhi languidi il proprio nipote, mi fa venire rabbia. Spiego anche il motivo:
se un luogo non ha la possibilità di contenere un migliaio di persone e nemmeno, è attrezzata per ospitare uomini e donne che deambulano a fatica, non bisognerebbe costringerli a presenziare per forza a queste manifestazioni, poiché il diritto spetterebbe solo ai genitori. Anche perché per far posto alle cariatidi di questo peso, chi si dovrebbe gustare la visione dello spettacolo, non può farlo in maniera adeguata, dato che deve avere un occhio di riguardo, facciamo pure due, per queste persone.
Capisco che a loro faccia piacere e che non avranno il tempo di veder crescere i nipotini, però non per questo, io non possa guardar bene i miei figli, proprio perché costoro ostacolano l'avvenimento con la loro vecchiaia e debolezza. In queste occasioni, il sottoscritto non chiama nessuno dei suoi familiari dato che non c'è n'è bisogno, allora per quale motivo gli altri non possono fare lo stesso?
Si potrebbe pensare che non sia ossequioso nei confronti degli anziani, non è del tutto vero, cioè un certo grado di deferenza ce l'ho, ma la maggior parte di questi, non li sopporto. Forse sarò ingiusto e con il dente avvelenato, ma ho visto poche persone anziane, tenere e dolci, come si vedono nei cartoni, nei film, o che vengono romanzate nei libri, come delle persone sagge e squisite. In vita mia ho conosciuto e vedo ogni giorno, anziani che se la prendono con chiunque, si arrogano ogni diritto a causa della loro vetusta età e non portano rispetto a nessuno, al contrario, lo pretendono a senso unico. No, non l'accetto.
Qualche tempo fa leggevo su Rollingstone, di un anziano scozzese, lavorativamente attivo nel suo pub, che si iniettava ogni giorno una dose di eroina, grazie all'aiuto della sua infermiera personale.
Ne parlava come se fosse la cosa più sensata da fare arrivati ad una certa età. Secondo me non aveva tutti i torti, perché se uno ci ragiona su, comprende anche la ragione.
Il sig...ora non ricordo il nome, sosteneva di essere pienamente lucido nelle sue azioni e soprattutto, di non aver mai fatto uso di droghe in gioventù. Drogarsi da giovani è una cosa stupida; diceva, ma alla mia età si arriva ed essere rimbecilliti anche quando si è stati ligi nella preservazione del corpo e delle mente, per tutta una vita. Quindi, togliersi il piacere dello sballo per la paura di morire, quando l'appuntamento con la morte ormai è prossimo, non ha senso. Arrivati a quest'età si dovrebbe pesare il meno possibile sulle spalle della società, ma ancor di più, sul groppone dei figli, che a loro volta, si devono sbrigare le loro faccende familiari. Sante parole! Per questo faccio quel che voglio e mi faccio di quel che voglio, asseriva con gran piacere.
Ora, credo che questa sia una decisione estrema, ma molto meno disdicevole di tante altre, anzi, la ritengo una scelta consapevole e rispettosa dell'ultima volontà.
Dopo aver espletato tutti i doveri di una vita, ci si può concedere dello sballo "innocuo" (per la società intendo) ragionando bene in che modo scegliere di arrivare alla fine della corsa. Sicuramente non è la cosa più salutare, ma poi, per quanto si potrà mai allungare il traguardo finale?
Secondo me è una scelta coraggiosa, e se poi tutti gli anziani milanesi si pungessero come il nostro amico scozzese, non è detto che risulterebbero ai miei occhi un po' più simpatici.


Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...