mercoledì 10 dicembre 2014

ON A MISSION FROM SANTA

In vista del Natale alle porte, urge correre all'acquisto dei regalini per i miei figli. Correre è proprio il verbo adatto per la giornata di oggi, trascorsa per metà sulla bici. Per quanto mi sia affaticato, il successo è stato parziale, nel senso che, ho trovato soltanto l'occorrente richiesto da mia figlia.
Dopo aver accompagnato i pargoli a scuola, ero indeciso se andare a forgiare l'acciaio a suon di pesi in palestra, oppure, cominciare a quagliare qualcosa di concreto in termini di doni natalizi. Data l'urgenza, ho preferito la seconda opzione.
Alle 10.00 inforco la bici e parto per il centro alla ricerca della chitarra, il primo dei tre desideri della mia bimba. La distanza non è molta da casa mia, ma si sa, che le mattine milanesi sono abbastanza congestionate, quindi spostarsi anche con la bici, diventa faticoso. Arrivato in piazza Duomo, spremo le meningi per ricordare il luogo in cui vendono ciò che mi serve. Giro e rigiro, alla fine trovo la Feltrinelli, prima però, sono andato in Mondadori perché fra quattro giorni chiudono definitivamente, ragion per cui, mi è sembrato doveroso buttare un occhio alle offerte. Nulla da fare, mi è sembrato di entrare nel deserto dei Tartari. Tempo perso.
Passo in libreria Feltrinelli, dal quale si arriva poi, anche alla Ricordi, sperando di trovare aperta la parte dedicata agli strumenti. La fortuna mi ha assiste e trovo la chitarra 3/4 color acero rosso, davvero stupenda. La mia piccola musicista ne sarà felice.
Il ritorno a casa, con la chitarra in una mano e il manubrio nell'altra, non è stato molto simpatico, ma essendo io un esperto di situazioni ciclistiche estreme, ce l'ho fatta perfettamente.
Tutto questo ha richiesto un'ora e mezza dalla mia partenza.
Faccio un'altra spedizione in un negozio di giocattoli in viale Monza, sperando di trovare anche qualcosa per mio figlio, ma ciò che lui ha richiesto, è troppo da intenditori, quindi in quel negozio non trovo niente per lui. Il mio sguardo cade su uno skateboard che fa al caso mio, dato che è il secondo regalo di mia figlia. Lo prendo, lo carico e parto per nasconderlo in casa, o meglio in cantina.
Per arrivare al completamento della lista di mia figlia, mancava solo un regalo. Mi sono detto, che avrei potuto farcela. Sono partito per il negozio di scarpe in Buenos Aires, (in viale) e non potevo credere di averle trovate così in fretta. Troppo bello per essere vero, la fortuna si è esaurita pedalando. C'era il modello ed il colore, ma guarda caso, non c'era il numero. Al che, mi hanno suggerito di andare in via Torino, dato che è il più fornito della Lombardia e bla bla bla, lì avrei avuto successo, mi assicura il comesso. Prima di partire a razzo, chiamo il negozio. Mi dicono che il modello c'è ma il numero è il 34, mentre a me serviva il 33. Va beh, dato che ero in moto, mi dirigo in via Torino. Mi presento alla cassa, e la commessa mi dice che il numero è in magazzino, ma il colore è diverso da quello che cerco. Taglio corto e non le prendo.
Mi è venuto in mente poi, che avrei dovuto comprare le protezioni per lo skate. Sfreccio alla decathlon di Cairoli e mi lancio nel reparto corretto. Dopo un po' di fila, torno a casa sfinito e con il ginocchio che urla pietà. Le ore a quel punto erano le 15.30.
Se fossi andato in palestra mi sarei stancato di meno. Però la missione posso ritenerla quasi compiuta.
Caro Babbo Natale, certo che di sbattimenti in nome tuo se ne fanno parecchi.
Certo tu hai le renne super veloci e i folletti che costruiscono i balocchi, mentre io ho una bici che sta in piedi per miracolo e la sfiga che mi perseguita in ogni negozio. Non è esattamente la stessa cosa, comunque menomale che il Natale viene una volta sola.


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