mercoledì 31 agosto 2016

AMICIZIE ESTIVE

Tutti i bambini del camping hanno fatto amicizia tra loro, anche se in maniera molto schierata, ovvero: maschi con maschi e femmine con femmine. Mi sembra abbastanza naturale soprattutto tra bambini di una certa età. Oddio, c'è qualche incursione maschile tra le femminucce, ma sono più degli elementi di disturbo che non delle vere accoglienze nel gruppo, anche questo è un passo obbligato secondo me.
Ieri per la prima volta mio figlio ha instaurato un rapporto amichevole con dei suoi pari senza l'aiuto della sorella maggiore, perché è lei di solito che fa da apri pista in situazioni del genere, invece si è trovato degli amici che andassero bene per lui. In spiaggia sono rimasti praticamente tutto il pomeriggio in acqua a fare dei giochi di abilità tipica maschile, ma non particolarmente virile, si è trattato per lo più di tuffi, corse in acqua e prodezze atletiche con l'aggiunta di qualche "potere magico". Sono rimasto ad osservarli per un sacco di tempo e mi facevano sorridere i discorsi tenuti tra di loro. Parlavano di videogiochi e di tutto quello che concerne questo argomento, ossia, la capacità con la quale si devono superare certi livelli e i trucchi per poter riuscire a vincere.
Mio figlio dopo aver cenato è stato coerente con il tema tenuto in spiaggia e ha giocato tutta la sera con un suo amico ad un videogioco che gli ho scaricato sul mio telefono. Non è il massimo per carità, ma per quell'unica volta che mio figlio si diverte con qualcuno, mi è sembrato più che lecito lasciargli fare ciò che voleva.
Mia figlia invece, ha corso come una matta con le sue amiche, giocando a nascondino prima, e improvvisando delle gare di velocità poi. E' tornata a casa sfinita come al solito ma felice, anche perché ha conosciuto le uniche straniere del campeggio ed è stata davvero contenta di poter scoprire qualcosa che andasse al di là dei confini italici. Le due ragazzine sono belghe ma una delle due capisce l'italiano e lo parla anche un pochino, quindi credo che abbia spiegato loro, qualcosa relativo al suo paese; a mio avviso è davvero una cosa affascinante e a quanto pare lo è stato anche per mia figlia.
Il piccolo di casa si è trovato in mezzo tra le due fazioni, nel senso che, voleva guardare ciò che faceva il fratello maggiore ma smaniava anche per correre con la sorella e le sue amiche. Quando l'ho portato dalle femminucce, ognuna di loro ha preso in braccio mio figlio come se fosse stato un bambolotto (retaggio culturale dovuto al gioco della mamma) lui ha acconsentito per qualche minuto, poi è scappato quasi in lacrime; poverino, è dura essere piccoli in queste situazioni.
In sostanza, ieri ho assistito ad una serata alla "Giochi Senza Frontiere" ed è proprio il caso di dirlo dato che ci sono anche delle straniere in questo gruppo.
Mi ha fatto molto piacere vedere i miei figli socializzare con bambini diversi dalle loro tipiche amicizie e questo lo devono specialmente per la location scelta per trascorrere le vacanze, perché si sa, in campeggio l'amicizia è d'obbligo, poiché molti spazi sono in comune viene naturale scambiare quattro chiacchiere un giorno e diventare migliori amici dopo un paio.
Ovviamente le vacanze sono più belle quando c'è qualcuno con la quale si possa condividere anche le emozioni oltre che ad un fazzoletto di spiaggia o uno campetto con uno scivolo e credo che tutti ce l'abbiano un po' come scopo durante il soggiorno vacanziero. I miei figli sono molto felici di questa nuova esperienza e se lo sono loro, io lo sono anche di più.




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