giovedì 11 agosto 2016

QUANDO INCONTRAI L'UOMO KIWI NULLA HA AVUTO PIU' SENSO DOPO

Era un giorno qualsiasi di una mattina imprecisata di fine inverno, l'aria era frizzante, il cielo terso ed il sole si risvegliava dal torpore invernale inviando sulla Terra i suoi primi timidi raggi.
Ero con la mia famiglia ai giardinetti sotto casa per approfittare della bella giornata e consumare un'oretta di gioco e spensieratezza in attesa di tornare nella nostra piccola dimora e gustarci un pranzetto tutti insieme. Intorno a noi bambini di ogni età accompagnati dai genitori o dai nonni, anche loro avevano la stessa nostra idea.
Tra le tante persone che affollavano il parcchetto, spunta un personaggio curioso, sulla quarantina, accompagnato dalla moglie e dai due figli. Ho incrociato per un secondo il suo sguardo poiché il suo aspetto aveva qualcosa di strano, di inconsueto, una nota stonata che l'ha fatto spiccare sopra tutti. Mi sono reso conto che aveva l'aspetto di un frutto esotico, lontano, dal sapore aspro, esattamente come credevo fosse anche lui di carattere. Costui sulla testa aveva un kiwi, nient'altro che un kiwi e questo frutto era dato dalla sua testa molto rada di capelli, tenuti insieme dalla codardia di tagliarli, uniti da un lontano ricordo di giovinezza. Avrei potuto persino contarli e a occhio e croce penso di averne visti meno di un centinaio, incredibilmente ingellati e fin troppo pettinati per essere quelli che erano.
La prima domanda che mi sono posto è stata: perché?
Questa bizzarra acconciatura non aveva e continua a non avere, alcun tipo di senso per me, cioè, forse costui crede di nascondere una calvizie molto avanzata con quattro peli in testa? Oppure si tiene cari quelli che ha finché non cadranno come le foglie d'autunno? La cosa più probabile credo sia la paura di vedersi completamente calvo dopo il passaggio di una macchinetta elettrica; lo posso capire, ci vuole del coraggio per fare una scelta radicale come questa, ma sicuramente paga di più che non avere sulla testa un kiwi gigante. C'è anche una remota possibilità che abbia comprato un barile di 100 chili di gel da mettere in testa e per non sprecare quella quintalata di brillantina, se la spalmi in testa ogni giorno in attesa che finisca per sempre, sia il cosmetico che la crescita di quei peli.
Il personaggio ha scosso completamente la mia curiosità e l'ho osservato mentre era alle prese con il figlio più grande, ebbene, aveva la stessa vitalità della sua strampalata acconciatura.
Parliamoci chiaro, anch'io non ho più i capelli di un tempo e me ne rammarico, però appena ho un attimo di tempo, regolo la misura della mia capigliatura con un'altezza pari allo zero assoluto. Vorrei tanto che la mia chioma tornasse folta come una volta, ma ahimè so benissimo che non tornerà, per cui sono sceso a patti con questa cosa e mi raso per evitare di sembrare un nostalgico capellone.
Quel giorno ho dovuto far vedere anche a mia moglie l'uomo kiwi, perché lì per lì, non mi sembrava reale una cosa del genere. Ma all'improvviso mi sono guardato intorno e ho scovato altri uomini kiwi che spuntavano come... kiwi appunto, e non credevo fosse vero ciò che i miei occhi stavano guadando. Mi sono detto che forse era l'inizio di una nuova stirpe di uomini, un'invasione come quella dei Tommyknokers, aiuto!
Appena giunto a casa quel giorno, mi sono precipitato a rasarmi la chioma, poiché dopo essermi visto allo specchio, mi sono reso conto di star diventando uno di loro.

TUTTO INIZIA COSI'



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