martedì 17 giugno 2014

A QUANTO PARE UCCIDERE NON E' COSI' DIFFICILE

Leggendo le notizie di cronaca degli ultimi giorni mi sono accorto, anche se lo sapevo già, che la gente uccide come se fosse la cosa più naturale del mondo. Non riesco a capacitarmi dell'efferata violenza che imperversa le strade delle città, tanto quanto le mura domestiche. Per quanto riguarda il primo fattore ovvero le strade cittadine, beh in qualche maniera si tenta la fortuna andando in giro, è preoccupante ma in quel caso siamo tutti possibili vittime e bisogna affidarsi alla buona sorte, sperando che nessun malintenzionato calpesti la stessa nostra via, nell'identico momento in cui si cammina spensierati. Quello che davvero rifiuto categoricamente di sentire sono gli uxoricidi di uomini violenti con le loro mogli e ancor di meno, quando il genitore uccide i propri figli. In questa tipologia di casi non esiste nessuna sottospecie di perdono; paradossalmente nemmeno la pena di morte, come la maggior parte delle persone invoca idealmente, funzionerebbe come castigo supremo, perché sarebbe solo una scorciatoia per il condannato, cioè si alleggerirebbe solo la pena stessa senza ricavarne nulla se non un altro cadavere. Invece dovrebbe scontare per tutta la vita, gli interminabili giorni di detenzione a pensare su ciò che ha compiuto con la mani sporche del sangue dei suoi familiari.
Non so cosa possa scattare nella testa di chi è pronto ad ammazzare una persona. Al di là del pensiero comune che vuole l'assassino come un mezzo squilibrato, guardando attentamente moti casi, si evince che chi si trasforma in assassino sia in principio una persona (quasi) normale. L'omicidio è presente fin dagli albori dell'umanità e forse proprio questo istinto, sovrasta in determinati momenti il raziocinio, per cui tutti sarebbero capaci di farlo. E' l'unica spiegazione che riesco a darmi. Non credo nell'animo malvagio a prescindere, cioè di persone nate cattive e basta. Credo però che ci siano persone senza scrupoli a cui manca l'empatia e la pietà, in cui se messe alle strette, compiano atti orrendi. Poi magari espletata la furia omicida, siano capaci di tornare alla normalità come se nulla fosse successo. Questa dualità fa parte dell'animo umano, come lo yin e yang insegna, sta a noi capire il limite dell'eccesso, eppure molti non riescono a calcolare questo passo. Poveri noi.

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