mercoledì 11 giugno 2014

SPETTATORE DA VIDEO GAMES

In gioventù non sono mai stato un grande appassionato dei video giochi, né tanto meno di computer o di console. Sono uno che ha sempre preferito giocare con i personaggi perché in quel modo riuscivo ad esprimere tutta la mia fervida immaginazione, ma anche perché sono stato piuttosto scarso con i giochi a video. Tuttavia qualche volta è capitato anche a me di cimentarmi in combattimenti aerei con Top Gun, in lotte furibonde a Street Fighter, in incontri nel ring del Wrestling WWF e quelli più epici di Mortal Kombat. Le sale giochi ai miei tempi e nella mia cittadina, erano dei luoghi da evitare in quanto mal frequentate, perciò ripiegavo su qualche isolata macchinetta anche nei negozi meno dedicati, alla stregua delle macchine da slot dei giorni nostri. Il mio negozio preferito era il "Baffo" una pizzeria al trancio situata in una zona centrale di Rozzano. Raramente lì ci compravo delle pizze, il più delle volte entravo solo per giocare ai video games, a dire la verità molto spesso guardavo chi era molto meglio di me, progredire in livelli che mai avrei raggiunto, quindi mi divertito come se giocassi io stesso. Quando mi prese questa fugace passione, mio fratello mi faceva notare il dispendio inutile di denaro, per un passatempo in cui certamente la bravura non era annoverata tre le mie doti. Allora preso dai sensi di colpa per lo spreco di 500 lire alla volta, mi sono dato alla sola osservazione come gli anziani nei cantieri. Non ero certo il solo a fare lo spettatore però, anzi forse c'erano più bambinetti e ragazzini che guardavano chi giocava, che non abili giocatori. Credo che in realtà, chi giocasse ai video giochi, lo facesse anche per il supporto dei piccoli fans alle proprie spalle. Quando qualcuno raggiungeva un nuovo record, il campione vantava per settimane il traguardo raggiunto, ma gli spettatori dietro di lui ne tessevano le lodi condendo con fatti e accadimenti da piratesca fantasia per giorni ancora più lunghi. Quando poi sono diventato più grande un paio di console mi arrivarono e la prima fu la mitica Atari 2600 con la quale ci giocai per diverso tempo con mio padre e mio fratello. La sfortuna volle che per l'uso continuativo del quasi computer, la TV andò a farsi friggere. La seconda fu la playstation, che per lo stesso motivo dell'altra, andò proprio questa a farsi friggere mentre la TV stranamente resistette. Comunque dopo questa piccola parentesi nerd, tornai ben volentieri tra i miei giochi fatti plastica, che per quanto ci giocassi nessuno di loro andò a farsi friggere, a meno che non decidessi di farlo per davvero.


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