sabato 11 ottobre 2014

A STOMACO PIENO

Cucinare mi diverte molto, soprattutto quando ho la possibilità di creare piatti nuovi e fantasiosi. Da quando sono andato a vivere, con colei che è divenuta poi mia moglie, ho messo molto impegno nel cercare di fare da mangiare in maniera dignitosa, devo dire che il più delle volte mi è riuscito abbastanza. All'inizio andavo sul classico per non sbagliare, poi mi sono dato all'estro e ho creato dei piatti che per grazia divina sono venuti in qualche modo. Non saprei dire qual è il piatto che mi viene meglio, però vado molto forte con i fusilli al tonno, che per inciso non è la solita pasta, in quanto ho inserito nella ricetta alcuni ingredienti segreti che la rendono unica; e poi la lasagna mi riesce molto bene, tanto che i miei figli (più mia figlia in verità) ne vanno matti. Anche i secondi mi vengono senza troppi problemi. Quando in casa mia si mangiava ancora il pollo, con quello ho fatto delle vere e proprie evoluzioni culinarie come: le sovracosce cotte in padella con birra e miele o tagliato sottile e saltato con la soya, in aggiunta il curry e le verdure. Venne il periodo del branzino al sale, della peperonata alla paprika e tranci di spada alla griglia, più le fritture di totani e calamari che ogni tanto hanno deliziato i nostri palati esigenti con le loro croccantezze dal sapore salmastro.
Avendo prediletto più il gusto che la linea, nel corso degli anni sono aumentato esponenzialmente di peso, anche perché tutto ciò che ho cucinato, è stato copiosamente irrorato da vini di ogni colore, piuttosto che, da birre di ogni tipo di gradazione e provenienza geografica. Perciò come i grandi chef hanno sempre tenuto a precisare, la cucina si misura con la pancia, vale a dire che un grande cuoco ha un grande stomaco.  Non credo sia la visione giusta dell'essere uno chef, questa è una scusa che mi sono dato per non avere dei rimorsi di coscienza, eppure anche questa filosofia di vita ha avuto un termine. L'anno scorso mi sono sottoposto a delle cure dietologiche e di rimando anche il modo di mangiare ha subito dei grossi cambiamenti. Ho smesso di bere alcol, prima e durante i pasti ed ho prediletto una cucina più sana e priva di grassi. Dimagrire vuol dire fondamentalmente magiare poco e senza gusto. Ho tenuto duro per un anno poi mi sono lasciato andare, dannazione. Sono tornato ai fornelli con l'illusione di avere perso quei chili in più e di non trovarmeli addosso di nuovo. Quindi mi sono dato da fare e ho ricominciato a suon di linguine ai frutti di mare, torte salate e trote dolci come quella Margherita, che mi viene così morbida....mi sono cimentato anche nella versione più partenopea della Margherita ma sotto forma di pizza fatta in casa, per poi proseguire con le fettuccine verdi con pinoli e pancetta, hamburger di trita scelta e schiacciata da me, bucatini alla amatriciana, verdure bollite e poi saltate con salsa teriyaki accostate con merluzzo bianco, annaffiato da vino anch'esso bianco. Sono tornato al magico mondo dell'alcol, per perdermi felicemente nei dolci. Tempo qualche mese e ho ripreso gran parte dei miei chili superflui. Ora sono di nuovo attento a ciò che mangio, ma non come quando ero in cura dal dietologo, e in effetti i risultati sono lenti a manifestarsi. Il problema che a me piace mangiare e bere, è un piacere che non riesco a togliermi. Comunque in casa ora si mangia decisamente meglio rispetto ai tempi in cui in cucina ci mettevo di tutto e di più, nonostante mia moglie sia incinta. Non è più presente la carne o solo in rare occasioni la cucino. Vino e birra vedono la mia tavola molto più raramente di quanto non vorrei e per quel che concerne i dolci, a fine cena ci concediamo qualche quadratino di cioccolato fondente. Quando vado a lavoro mi porto quasi sempre l'insalata e mangio legumi al posto della carne. Ho perso qualche chilo ma mi devo mettere d'impegno e di voglia non ne ho per niente. Come si fa a resistere al piacere di una buona tavola? Io di forza di volontà non ne ho così tanta, anche perché faccio molto sport e a volte mi vengono degli attacchi famelici da divorare anche i tavoli. Rinuncerei a mangiare per una settimana solo se in cambio ricevessi...cosa? Non so forse è meglio pensarci a stomaco pieno.

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