venerdì 3 ottobre 2014

ANCHE I RICCHI PIANGONO

Si sostiene da sempre che i soldi non facciano la felicità, io concordo in pieno. Se proprio dobbiamo vedere, neanche la povertà però, rende la vita una favola, allora qual è l'ingrediente segreto per vivere davvero felici? Secondo la mia modesta opinione la risposta è: la persona con la quale si sceglie di trascorrere una vita insieme. Mi rendo conto di aver scoperto l'acqua calda, non dico nulla di così eccelso da far aprire gli occhi a tutta l'umanità, come che so, svelare un oracolo antico. Eppure non è così scontato come si crede. Quando due persone si scelgono e decidono di compiere dei passi importanti, si spera che questi, portino ad un medesimo traguardo, tagliato da ambe due le parti, nello stesso momento, ossia, percorre lo stesso destino. Ma ci sono degli elementi che influiscono sulla scelta del partner, primo tra tutti, l'ormai noto denaro. Non è detto che chi abbia delle cospicue facoltà economiche, garantisca una vita immune da ogni preoccupazione. Forse a livello pratico si, nel senso: se si dispongono di ingenti mezzi per ottenere le massime comodità, allora è certo che di preoccupazioni non ce sono poi tante. E' anche vero, che chi dispone di tanti liquidi, venga molta più voglia di farsi un bagnetto in altri lidi, che non nelle solite acque. Tradotto sarebbe, è più esposto a certe tentazioni, quelle alle quali un poveraccio non si sognerebbe nemmeno di avvicinarsi col pensiero.
Dico questo, in merito ad un fatto giunto oggi alle orecchie di mia moglie e le mie. Trattasi di un caso, come milioni di altri nel mondo, di abbandono del tetto coniugale, guarda caso del marito.
Devo precisare una cosa, nella prima parte della mia vita, non sono mai venuto in contatto con persone danarose. Rozzano non è mai stata Montecarlo e i suoi abitanti non sono mai stati monegaschi. Quindi persone ricche, ma ricche per davvero, non ne ho mai conosciute, a differenza di mia moglie che questa tipologia di persone ne ha viste molto più di me.
L'accaduto ha come protagonisti una vecchia amica di mia moglie, proveniente da una famiglia molto facoltosa e suo marito, ricco anche più di lei. I due sono stati insieme per otto anni su per giù, dei quali quattro, sono di matrimonio. Poco meno di due mesi fa, hanno avuto il loro primo figlio ed esattamente dopo 35 giorni di vita del pargolo, il papà ha "capito" che la vita del genitore e del marito, gli stava particolarmente stretta, per cui ha visto bene di andarsene lasciando tutto e tutti. Non è che si sia rifugiato in un monastero, meditando sul senso della vita, pregando e onorando la terra sul quale coltiva gli ortaggi per sfamarsi del suo lavoro, certo che no, se n'è andato a fare la bella vita, dall'altra parte del mondo con una sgallettata a suo fianco. Con questo non voglio giudicare nessuno, ognuno lava i panni sporchi in casa sua ed io non mi permetto di ergermi a persona migliore, non sia mai! La mia è solo un'osservazione di come le persone ricche, cioè che dalla vita hanno avuto tutte le possibilità per vivere una vita spianata, in realtà non si accontentino mai. Penso che il motivo sia uno principalmente, che non si siano guadagnati mai nulla con le proprie forze e quindi non conoscano il significato di sacrificio. Ciò non significa che avere una famiglia sia un martirio, anzi è esattamente il contrario, ma forse è questo che non viene compreso da chi si sente legato ad una catena e chiuso con un lucchetto, chiamati per l'occasione moglie e figlio. Ora le dinamiche specifiche di questa coppia non le conosco, a dire il vero non conosco nemmeno loro, però chissà perché questo tipo di crisi scatti, molto prima ai figli di papà, che non alle persone normali. Quest'ultimi comunque non sono esenti da tali ripensamenti ovvio, però come dicevo prima, hanno meno tentazioni in fatto di vita spesa dietro a donne, luoghi incantevoli, alcol e così via. Probabilmente chi è cresciuto solo in funzione dei soldi, ma senza un briciolo di amore, replica paro paro, quello che ha vissuto da piccolo, non ci sono molte altre spiegazioni, Forse si un'altra ci sarebbe, cioè che noi uomini in quanto maschi, non ci smentiamo mai, sia ricchi che poveri.


Nessun commento:

Posta un commento

COME UN ANNO FA

 L'anno scorso siamo rimasti rinchiusi per mesi a causa di un virus letale, sconosciuto e altamente aggressivo, dopo un anno siamo ancor...