venerdì 7 agosto 2015

IL SECONDO, SECONDO ME

Correva l'anno 1999 quando in casa mia arrivò Atos: un boxer fulvo dall'aspetto simpatico e di una bontà senza pari. Credo fondamentalmente che lui in una vita passata fosse stato un peluche e per poter riscattare tanto amore dato a qualche bambino, quando era solo un balocco, fosse diventato un cane in carne ed ossa, così da riuscire a fasi amare ancora di più. Io e lui eravamo sempre insieme, dove c'ero io c'era anche lui, eravamo una coppia ben assortita e ci volevamo bene.
Quando poi conobbi mia moglie, lei possedeva un cane: Mescal, sicuramente di bell'aspetto e allo stesso tempo, molto ma molto impegnativo. Lui è (perché ancora in vita a differenza di Atos) un meticcio, incrociato con un lupo e penso, con il diavolo della Tasmania; detto in breve: una furia su quattro zampe. All'epoca in cui mia moglie ed io eravamo una coppia, lui stava con noi e ogni qualvolta uscivamo di casa al rientro, trovavamo l'apocalisse. Alla nascita di mia figlia, Mescal andò via di casa per poi approdare in quella dei miei, dove ad attenderlo c'era anche Atos. La convivenza tra loro andò a gonfie vele finché Atos rimase in vita.
Quattordici anni dopo il mio primo animale domestico, in casa è arrivata la Nala, che posso azzardare ad affermare che sia la trasformazione felina di Atos. E' dolce e pacata, silenziosa e ben educata; come dire. un'altro peluche ma a forma di gatto europeo. Qualche mese fa abbiamo pensato di dare un compagno alla docile Nala, prendendo il nostro nuovo coinquilino: Eddy. In questo caso potrei definirlo come il doppione di Mescal fatto sottoforma di gatto. Memore del secondo cane avuto in gioventù, quando ho preso Eddy, in cuor mio sapevo che non sarebbe stato mansueto come la Nala, immaginavo che mi avrebbe fatto penare, tanto quanto fu Mescal. E' stato il sento senso a suggerirlo, ma a quel punto non potevo tirarmi indietro, dato che moglie e figli se ne erano già invaghiti perdutamente. In questi giorni in cui sono solo con il gatti, mi rendo conto di quanto avessi ragione e perciò, ho stabilito che il primo esemplare di qualsiasi razza animale, ce li fa amare, mentre il secondo. ce li fa odiare.
L'equazione è presto fatta:
Atos = Nala x Mescal = Eddy. (ammesso che si scriva così)
Quindi la risposta a questo problema potrebbe essere questa: cambiare animale domestico di continuo, prendendo solo un esemplare della razza scelta, per poi passare ad un'altra scegliendone sempre e solo uno.
Con questa linea di pensiero, arriverò a cinquant'anni che in casa ci sarà un elefante. Se in effetti sarà pacato come i miei primi animali, tanto vale tentare. E' chiaro che lo chiamerei Dumbo, non posso esimermi dal chiamarlo in questo modo. Se invece ci sarà un leone, sarebbe Mufasa; una tigre Sherekan, un orso Koda, un paguro sarebbe Sebastian e per quel che concerne i volatili, sarebbe Jago come il pappagallo di Jafar. Certo che poi sarei costretto a fa riesumare Walt Disney e assumerlo come guardiano del mio piccolo zoo. Magari potrebbe persino funzionare.


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