giovedì 31 dicembre 2015

MA E' POSSIBILE? NEMMENO ALL'ULTIMO DELL'ANNO!

Il mio ultimo giorno dell'anno lo "festeggio" in ufficio, come è già capitato diverse volte durante questi anni di onorato servizio. E cosa cambia per quel che concerne il mio lavoro? Niente.
Tutti chiamano ogni minuto per lamentarsi di questo e di quello, si preoccupano di qualche disservizio subìto e via discorrendo. Non c'è differenza dagli altri giorni della settimana, anche in queste mura nulla appare diverso, anzi, la dimensione nella quale mi trovo è congelata in uno spazio-temporale a sé stante. Il 31 dicembre è uguale a Capodanno, Natale, Pasqua, Befana e Ferragosto, (come la sigla di Pinocchio degli anni '70) il 1° Maggio e tutte le altre feste del calendario, nel senso: il volume del lavoro è sempre lo stesso; a dire la verità è pure peggio.
La cosa irritante è che sono in pochi a ricordarsi che dall'altra parte del filo c'è un pistola come me, pronto a rispondere a tutta quella gente che effettua una chiamata inutile, ma anche qualora fosse estremamente urgente dal telefono si può fare ben poco. Purtroppo però, non in molti capiscono questa dinamica imprescindibile. Tutti pretendono che venga accolta la loro comunicazione ecc... ecc... Va beh, questo è il mio mestiere e questo mi tengo.
Come l'ultima volta che mi è capitato di restare in ufficio fino all'ultimo dell'anno, tornerò a casa in bicicletta, sperando che non mi arrivi qualche petardo addosso, sparato dal solito imbecille dal balcone. Mica sarebbe la prima volta, proprio in quell'occasione avevano giocato al tiro al bersaglio con me, mentre cercavo di fuggire dai bombardamenti pirotecnici, correndo in sella ad una delle mie tante bici passate a miglior vita.
Al grido:
"Puntiamo su quello in bici!"
Devo ammettere che me la sono fatta sotto, però ho trovato dei ripari di fortuna tra le auto parcheggiate e gli elettrodomestici lanciati dalle finestre in segno di buon augurio.
La scena era abbastanza apocalittica:
bombe esplose ovunque; bambini con degli arsenali a disposizione pronti a sparare ad ogni movimento sospetto; lingue incandescenti di varie misure e colori, letali per i miei indumenti sintetici; mobilio in caduta libera seguito da un'incitazione "Iamm' bell'iamm'!" (forse era Gigi D'Alessio che urlava da una festa abusiva). Pazzi ubriachi in giro per le strade che prima si scambiavano gli auguri e poi si menavano; dai ristoranti cinesi fuggivano dei draghi volanti sputa fuoco, in cerca di una preda in sella ad una bici color argento. Ad un tratto, vedo spuntare un corteo del Ku Klux Klan andare in contro alle Pantere Nere, al lato opposto invece c'era la Santa Inquisizione che si scontrava con il Gay Pride; a quello dirimpetto invece, sono partiti i tafferugli tra la polizia e i No Global ed io che cercavo di rimanere illeso da tutti queste collisioni senza senso.
La mia destrezza nel domare il mio cavallo d'acciaio mi ha salvato la vita e sono riuscito ad oltrepassare la guerra sulla circonvallazione. Pensavo di essere in salvo poiché mi avvicinavo sempre di più verso casa, quando alzo la testa e vedo La Morte Nera e Darth Vader alla guida, che mi lancia un raggio fotonico polverizzante sparato per accogliere l'anno nuovo, ebbene, in quell'occasione sono morto per davvero!
Prima che tutto ciò accada di nuovo, attendo tristemente la venuta del 2016 scrivendo in compagnia di collega taciturno immerso in un telefilm e di un altro che non sapevo nemmeno ci fosse, data la sua ubicazione nascosta ai nostri occhi. Quando si dice il social del nuovo millennio e oltre.
Credevo di poter mangiare almeno una pizza, ma i volantini di quindici milioni di pizzerie a domicilio che millantano un'apertura continuativa sette giorni su sette, si sono sbugiardate tutte dopo averle chiamate una per una. Insomma, nemmeno la pizza mi è concessa.
Ho rimediato dalla famigerata macchinetta: un pacchetto di patatine senza glutine, ma con l'aggiunta del 56% di sale in più, un pacchettino-ino-ino di taralli sbriciolati, che per l'occorrenza è tornato al suo stadio primordiale, ossia: la farina, un tramezzino dalle sembianze aliene e per dessert, dei loacker che bontà. Il mio ultimo pasto dell'anno è stato davvero misero e meschino, però poi ho realizzato che accompagnando il tutto con una Coca-Cola ghiacciata è possibile ingurgitare qualsiasi cosa.
BUON ANNO A TUTTI!




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