domenica 13 dicembre 2015

SINDROME NEVROTICA

Non è facile mantenere sempre la calma, restare lucidi fino in fondo e non farsi travolgere dall'isterismo, specialmente se si è inclini alla rabbia come valvola di sfogo. Avere mille cose da fare contribuisce a rendere tutto più rapido, ossia, si perdere la pazienza più in fretta e, se si sa, la fretta è cattiva consigliera.
Quando si agisce d'impulso, quando non si conta fino a dieci prima di inveire contro qualcuno, solitamente si ha il torto dalla propria parte e per un padre, un marito; come lo sono io, un atteggiamento del genere gioca molto a sfavore.
Credevo di essere un tipo paziente, anzi, era quasi un vanto per me non perdere mai la calma, ma ultimamente questa mia dote l'ho lasciata in un posto difficile da scovare quando serve; al contrario, trovo molto più facile abbaiare contro i miei figli, mia moglie e con quella strana coppia dei miei gatti. Abbaiare è esattamente ciò che faccio, alzo la voce, sbraito, divento scontroso e non voglio sentire nessuna ragione e neppure scuse sui vari avvenimenti, colpevoli di avermi fatto perdere il lume della ragione. Anche quando la soluzione sarebbe prendere del tempo ed iniziare a far lavorare il cervello, il mio istinto arriva prima di me e distrugge ogni cosa.
Per mia fortuna non sono un tipo violento, ma se fossi stato anche uno che alza le mani come se fosse la cosa più naturale del mondo, che razza di uomo sarei? Lo so, certo che lo so; farei parte di quella schiera di individui che riempiono le pagine della cronaca e i servizi alla TV, sarei uno dei tanti che detesto con tutta l'anima.
Forse, si arriva a questo punto perché fondamentalmente si vorrebbe la perfezione intorno, senza fare quegli sforzi che contribuiscono a rendere la vita un'esistenza dura ma serena. Non si può ottenere il rispetto, la gioia, la felicità senza mettere la giusta dose d'impegno nelle cose e soprattutto negli affetti. Il cammino non è mai facile ed è un bene che sia così, in quanto chi ottiene senza dare, non si può dire sia veramente felice.
Io ho il privilegio di avere al mio fianco una moglie molto intelligente che sa quando rimettermi in riga, che è in grado di capire quando sto sbagliando ancor prima di commettere degli errori enormi, magari irreparabili; nei rapporti si intende, anche perché non arriverei mai a fare nulla di paradossale o di sconclusionato per il quale potrei pentirmi in eterno. Lei ha quella facoltà innata di vedermi dentro e sa ciò che potrebbe logorare il mio rapporto con la mia famiglia, lei percepisce quando si sta prendendo una brutta piega e la raddrizza con l'acume della quale è ricolma, come una cornucopia piena di monete d'oro. Le sono davvero molto grato e per questo che l'amo ogni giorno di più.
Mi rendo conto di essere una persona complicata che a volte ha bisogno di uno scossone per riprendere in mano le redini della sua esistenza; come dire, a volte c'è bisogno di ridisegnare tutto dopo aver pasticciato un bel ritratto.


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