domenica 29 maggio 2016

DOPO LO SHOW

Ci ho messo un po' a scrivere il resoconto del concerto tenuto il 25 al Boccaccio di Monza, pur essendo in ferie, non ho avuto il tempo necessario per fare le mie considerazioni a riguardo. In questo momento ho due minuti liberi perciò eccomi qua.
L'arrivo sul posto in solitaria si poteva tramutare in un viaggio infinito, ma grazie al fido navigatore, è stato meglio di quanto credessi, certo ho sbagliato ad impostare la via, però poi mi sono ricordato quella giusta e ad attendermi c'era Mr. Orange, ossia il mio bassista, in tutta la sua tranquillità che ha elargito anche a me in maniera naturale e rilassata. Dopo poco è giunto anche Mr. Blonde, ovvero il chitarrista è la squadra si è completata con tanto di maglietta d'ordinanza al seguito.
Sul palco non era stato ancora preparato nulla dello spettacolo che si sarebbe svolto da lì a poco, ma nessuno sembrava essere turbato da questo, quindi anch'io mi sono aggregato a questo mood di serenità ed è stato un bene. Dopo aver mangiato un piatto di pasta al volo, hanno fatto la loro entrata i Burning Heads e in men che non si dica hanno montato la strumentazione e tutto l'occorrente per imbastire uno show con i fiocchi. La rapidità con la quale è stato eseguito il montaggio denota una certa dimestichezza con i tempi brevi e molta professionalità, d'altronde, gruppi come questo sono in giro un sacco di giorni all'anno ed è abbastanza comprensibile ci sia mestiere dietro ogni gesto.
Il primo, in verità l'unico, problema che ho notato è stato un tom non molto congeniale al mio modo di suonare, però essendo io un fruitore della strumentazione prestata, mi sono dovuto adeguare all'abitudine del drummer-pro; alla fine non è stato così tremendo come temevo fosse.
Eccoci sul palco, davanti a noi un sacco di amici venuti gran parte dall'ufficio per assistere al nostro concerto e ammetto che l'agitazione era ben presente in me, ma dopo le prime note, l'ansia ha fatto spazio alla concentrazione e ho suonato al meglio delle mie possibilità.
La mia band ha fatto tutto come se fossimo in sala, ogni nota è stata suonata giusta, precisa e senza alcuna incertezza, questo ha dato modo anche a me di colpire ogni parte della batteria in maniera corretta ed ecco che un'esibizione si trasforma in qualcosa di magico. Quando si ha piena padronanza del suono, ossia, quando si riesce a calibrare la voglia di suonare con la capacità di farlo bene, allora il concerto viene fuori in maniera ottimale e questo viene percepito per primi da chi è in gioco sul palco, poi dopo l'euforia viene passata al pubblico che assiste positivamente all'esibizione.
Ciò che è stato molto utile a noi come gruppo, penso sia stata la consapevolezza di poter prendere i nostri tempi senza fretta, il che ci ha resi più tranquilli difronte a qualsiasi evenienza. Per fortuna non ci sono stati intoppi di nessun genere ed il concerto è filato liscio come l'olio.
Sono stato molto contento della buona riuscita del live, questo fatto ci lega profondamente come band, ci inorgoglisce e ci dà la possibilità di credere di poter andare avanti per tutti quegli altri concerti futuri con un pizzico di spocchia che contraddistingue un gruppo rock.
I colleghi e gli amici ci hanno fatto un sacco di complimenti e sono sicuro della loro veridicità perché ci siamo impegnati molto per la buona riuscita, ci abbiamo messo il cuore nell'esibizione ma anche tanto cervello e la cosa si è notata parecchio.
Sarà che noi Twenty Euro For Love siamo mosche bianche per quel che riguarda il tema delle serate, cioè facciamo un genere molto diverso dagli altri e questo si sente, sia nel bene che nel male, ovvero ci differenzia un sacco da chi fa hardcore o anche solo del punk stile "California" perciò veniamo considerati da chi è avvezzo ad uno stile molto più forte dal nostro, come delle novità in fatto di musica, oppure, non essere all'altezza di gruppi volutamente ruvidi, come quelli che si esibiscono dopo di noi. Come dicevo prima, l'avere fatto bene il nostro genere ci permette di andare a testa alta davanti a tutti, per cui chi non ama il nostro genere deve però arrendersi all'evidenza di averlo sentito in maniera perfetta.
Quello che ci manca è forse la possibilità di mettere in pratica più spesso ciò che abbiamo fatto il 25, ovvero, dovremmo fare più concerti perché solo così si riesce a crescere come gruppo.
Sono convinto che potemmo davvero dimostrare qualcosa anche a persone differenti dagli amici perché la voglia non ci manca affatto, anzi, volgiamo far sentire a tante persone che la musica è bella poiché è varia e noi nel grande panorama musicale vogliamo costruirci uno spazio tutto per noi.
Qui di sotto metto il link per scaricare il nostro primo album così si può avere un'idea di ciò che verrà proposto dal vivo.
Grazie a tutti coloro che sono venuti al concerto e spero di rivedere tutti e anche molti di più nelle date seguenti.
https://twentyeuroforlove.bandcamp.com/releases






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