martedì 31 maggio 2016

SOLIDARIETA' FEMMINILE

A volte penso che per vivere sereni bisognerebbe non spare molte cose. I fatti di cronaca sono quelli che per primi ometterei dalle notizie quotidiane, perché personalmente sono quelle che più mi destabilizzano, mi amareggiano e ovviamente, mi preoccupano. Questo tipo di concetto l'ho già espresso diverse volte sul blog, ma davvero non riesco a farmene una ragione o scendere a patti con il fatto che noi esseri umani siamo dei mostri mascherati da uomini.
Tra tanti avvenimenti di sangue che ogni giorno sporcano le pagine dei giornali, quelli che accadono senza un'organizzazione malavitosa dietro sono quelli che mi angosciano maggiormente. Sapere che nelle grandi città, ci sono dei "cani sciolti" che agiscono in maniera violenta solo per il gusto di farlo, o per vendetta. mi fa davvero rabbrividire; e dire che le città italiane sono abbastanza sicure rispetto a quelle di altri paesi del mondo. Ma come si fa a vivere così?
Odio in modo viscerale chi si approfitta dell'ingenuità di chi sa stare al proprio posto, oppure si arroga il diritto di punire una donna, solo perché fisicamente è inferiore ad un energumeno idiota che sa comunicare solo con le mani.
L'ultimo omicidio, o meglio, femminicidio è quello accaduto pochi giorni fa a Roma, di cui si sta ancora discutendo per il mancato soccorso di chi ha visto ma non ha capito cosa stesse succedendo. Non entro nel merito della questione, anche perché è un fatto così terribile per cui ogni parola sarebbe inappropriata.
Ma il problema verte su un altro fattore, per quale motivo continuano a succedere cose del genere in Italia e nel resto del mondo?
Il motivo è semplice ed è spiegabile con il maschilismo che è talmente radicato nella natura dell'uomo maschio, per cui  è difficile sradicarlo dal retaggio culturale che si porta dietro.
Il maschilismo non è solo trattare male e in modo violento il gentil sesso, ma è qualcosa di più stratificato e viene fuori ad ogni occasione, anche qualora non si voglia per forza esprimere un'offesa ai danni di una donna o alzarle mani. Apprezzare esplicitamente una donna, rilegarla ad un ruolo prettamente sessuale, sottometterla socialmente ad un gradino più basso in quanto non forte abbastanza da poter combattere per il ruolo che le spetta, dare per scontato che ogni conquista raggiunta sia stata fatta con mezzi differenti da quelli consentiti, denigrare il valore della maternità, attribuirle la stupidità e l'incompetenza al volante, sono solo alcuni degli atteggiamenti che gli uomini sono soliti adottare nei loro riguardi, il che legittima la supremazia maschile.
Quando parlo con i miei amici  su argomenti che riguardano donne famose piuttosto che sconosciute, si arriva a quelle conclusioni talmente banali, misogine e volgari da comprendere il motivo per il quale tutti indistintamente reputano la donna come essere di secondo livello.
La cosa più aberrante è che si parte già da piccoli ad assimilare questo tipo di atteggiamento e mia figlia me ne riporta ogni tanto alcuni esempi a casa. Per quel che la riguarda in futuro spero che trovi un uomo abbastanza intelligente da rispettarla, anche se sono convinto che in un modo o nell'altro, si scontrerà con questa dura realtà. Anche per i miei figli maschi spero che non abbocchino a questa fasulla verità per cui l'uomo è superiore alla donna, che rispettino tutte le donne senza alcuna differenza.
Io sono un uomo ed il discorso vale anche per me, chissà quante volte ho mancato di rispetto una ragazza senza nemmeno accorgermene o di aver scherzato in modo non troppo gentile, anche se mi sento vicino all'ideologia femminista.
L'educazione è l'unica arma a disposizione per difendersi dai soprusi, ma per essere convinti che la cosa funzioni, già ai bambini andrebbe insegnato loro la maniera corretta per stare al mondo, nel rispetto di tutti; donne per prime.




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