mercoledì 12 novembre 2014

DACCI UN TAGLIO

Era da qualche giorno che sentivo un lontano richiamo, provenire sopra la mia testa. Ieri si è fatto decisamente più persistente rispetto ai giorni precedenti, al che, ho capito cos'era quel suono, poiché l'ho riconosciuto. Si trattava di un miagolio, ma non era quello della Nala. Mi sono messo davanti allo specchio ed ho incontrato Otello, poggiato beatamente placido sulla mia testa a farmi da capigliatura. Mi stava dicendo che era ora di tagliarmi i capelli.
Ho volutamente rimandato la tosatura della mia testa per un semplice motivo, la macchinetta è un'arma non convenzionale. L'ho acquistata quest'estate al mare, poiché Otello si era presentato puntuale anche durante le mie vacanze, quindi mi sono visto costretto a correre ai riapri pure lì. Il negoziante mi ha venduto la macchinetta, dicendomi preventivamente:
"La informo che questo è l'unico articolo per il quale non è prevista la sostituzione."
"Beh, si lo capisco, però credo non ce ne sia bisogno." Risposi baldanzoso.
Quanto mi sbagliavo.
L'attrezzo ha scritto sulla scatola:
" CUTS TWICE AS FAST"
"Wow, un tagliacapelli due volte più veloce." Ho pensato quando l'ho vista in vetrina. "Deve essere mia!". Ora mi maledico.
La macchinetta ha dalla sua, che non si può terminare di usarla, prima di aver completato la rasatura. Ameno che non si è Keith Flint (il cantante dei Prodigy,) per cui lasciare una specie di pista d'atterraggio in mezzo alla testa, non risulti un problema, bisogna fare tutto come da manuale.
Nella fattispecie avere due velocità significa questo: le lame prendono il capello, lo afferrano di violenza, lo picchiano duramente, lo riducono in polvere e poi quando non hanno più nulla da tagliare, quelle maledette si accaniscono sulla testa, arandola come un campo di grano.
Se fossi uno di quegli uomini, che scende a delle bassezze linguistiche come i turpiloqui, riempirei questa pagina di parolacce per ogni momento che ho sentito dolore nell'acconciarmi i capelli, ma dato che sono un signore non lo faccio. Posso assicurare però, che non c'è arnese più doloroso di quello che ho acquistato, credendo di aver fatto l'affare della vita.
Per fortuna il supplizio dura poco, dato che l'unica cosa lasciatami in eredità da mio nonno, è stata un incipiente calvizie, quindi stringo forte i denti ed inizio la rasatura malgrado tutto.
Se fossi stato presente nel momento in cui Stephen King scrisse "Carry lo sguardo di Satana", mi sarei appropriato il diritto di essere stato il suo ispiratore, nel mostrarmi al mondo con la testa grondante di sangue. E' proprio quello che accade alla fine della sessione "parrucchieristica" fatta nel bagno di casa mia.
Ho fatto delle ricerche, ed ho scoperto che questo modello della Philips, è un prototipo di macchinetta progettata del C.A.P.S., ovvero una congrega segreta, mascherata da Comitato Anti Parrucchieri in Self, cioè questi assassini, hanno ideato la macchinetta infernale (altro che Christine) per punire tutti coloro che non si recano più dal parrucchiere, poiché adoperano un rasatore elettrico a scapito dei loro guadagni. Maledetti non mi avrete mai!
Ho parlato di questo strumento di tortura a mio padre, anche lui noto capellone come me, e mi ha rivelato che lui ha fatto una svolta decisiva, nell'ambito del fai da te del capello. Mi ha detto di aver comprato un tosa cani per rasarsi la testa, ed è la cosa più azzeccata fatta negli ultimi tempi. E' rapida, leggera, pratica da pulire, maneggevole e soprattuto, non causa nessun dolore. La cosa mi ha lasciato qualche perplessità, ma stai a vedere che la ragione ce l'ho davvero a portata di zampa, ehm di mano. A questo punto forse dovrei prendere una tosatrice per pecore, magari poi spedisco la mole di capelli al sig. Benetton e con il ricavato, riesce pure a confezionarmi un maglioncino per un peluche dei miei figli; così anche le pecore della Nuova Zelanda potrebbero prendersi un giorno di riposo. Mi sento già meglio.
Comunque quando sono dolorante, sanguinolento e alla fine anche glabro, l'unico rimedio per il male, è infilare la testa sotto il getto freddo della doccia, per stemperare il rossore. Una volta poi, che i vapori dalla testa si sono dissolti, si può verificare che dopo tutto, la rasatura si è compiuta perfettamente. Certo perché la macchinetta è andata così a fondo nella radere, che la testa si mostra di un candore quasi brillante. Solo allora si capisce che ciò che noto non è più la testa, bensì la calotta cranica.
"PHILIPS HAIR CLIPPER SERIES 3000, UNA VALIDA ALTERNATIVA ALLA RASATURA FELICE "


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