lunedì 10 novembre 2014

NASCONDERSI DIETRO UN MOUSE

Il web è libero, è democratico, è forse l'unico mezzo di comunicazione non ancora strumentalizzato dai potenti. Grillo sosteneva, prima della sua carriera politica, di documentarsi sempre sul web poiché si ha una visione imparziale dei fatti, o meglio, si ha l'opportunità di verificare tutte le varie fonti delle notizie e poi crearne di nuove e sempre meno contaminate dagli interessi. Per quanto riguarda le più grandi testate giornalistiche, credo che sui loro siti, esprimano esattamente quanto riportano sulla carta o sulle reti televisive. Quindi ci sia la stessa dose di inquinamento ovunque questa, abbia la possibilità di essere adoperata. Però sul web, c'è chi esprime le sue idee, riscuotendo magari anche un certo seguito; cosa che sarebbe difficile da attuare in altri termini, per così dire più tradizionali, per chi non ha i mezzi per arrivarci.
Proprio per il motivo di essere così alla portata di chiunque, la maggior parte di chi lascia la propria opinione, riguardo un argomento qualsiasi, solitamente viene espressa con un'eccessiva dose di supponenza, e l'anonimato che il web assicura, fornisce quell'arroganza gratuita che tramuta un commento, in una vera e propria offesa o dichiarazione di guerra. Nascondersi dietro un nickname è molto facile, soprattutto quando si deve criticare un artista che per primo ci mette la faccia, oltre all'impegno e alla fatica. Basta fare un giro su You Tube per rendersi conto di quanta poca clemenza ci sia nei commenti lasciati dagli utenti. Non ne comprendo il motivo di un tale comportamento, forse viene fatto solo per il gusto di offendere a rischio zero. D'altronde quante persone vorrebbero dire ad un cantante, ad un attore o ad un politico, quanto sia grande il sentimento d'odio che nasce ogni volta che vede la sua faccia. Posso anche comprenderlo, per carità, ma dirlo tramite il web è un po' da codardi. Ora, non è che bisogna fare degli appostamenti sotto casa di chi non si sopporta, e andare a dirgli
"Ehy tu! Lo sai che mi fai schifo?"
Si può vivere benissimo anche senza manifestazioni di questo genere. E' vero che viviamo in un paese dove vige la libertà di parola, ma a ben ragione, non bisogna nemmeno sprecare un ottimo momento per stare zitti.


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