lunedì 17 novembre 2014

NEL GIORNO DEL NOSTRO SI

Nel corso della mia vita, ho vissuto ventisette volte il 15 novembre senza attribuirgli alcun valore, senza che a questo giorno seguisse una ricorrenza, o che si celebrasse ogni anno un momento da ricordare. Poi è avvenuto nel 2008 che questo giorno ottenesse un significato esclusivo solo per noi due, ed è stato il momento in cui ci siamo impegnati a mantener fede alla nostra parola data, davanti ad un pubblico ufficiale. Forse non ha avuto lo stesso peso scenografico, di quelle promesse fatte difronte ad una folla, in un luogo suggestivo, ritualizzato da un personaggio investito da poteri che né io né tu, riconosciamo. E' stato meno sfarzoso e decisamente più breve, ma non per questo, sia da considerare meno prezioso rispetto a quelli classici. Io ho scritto nero su bianco la mia volontà di essere tuo marito e questa firma durerà nel tempo, tutto quello che ci concederà l'eternità dandoci ragione per ogni momento vissuto insieme.
Il 15 novembre 2008 era un sabato ed era una giornata splendida, non solo per il clima mite ed il sole luminoso in quel cielo terso toscano, ma soprattutto perché ho dato in mano la mia esistenza futura, a colei che l'avrebbe resa migliore sotto ogni punto di vista, che mi avrebbe aiutato a crescere come individuo, e che mi avrebbe sorretto nei momenti di sconforto. Abbiamo sottoscritto un contratto nel quale ci siamo impegnati a prenderci cura l'uno dell'altra, nel corso ignoto della vita, con tutte le avversità a cui saremo chiamati a rispondere, e non potevo scegliere donna migliore. Eri all'ora, come adesso, lo scrigno prezioso nel cui interno custodiva un'altra vita. Ho pensato vedendoti risplendente di maternità, che avevo visto giusto nel condividere con te, il ruolo di genitore. Mi sono sentito privilegiato ad avere accanto una donna, capace di essere una madre ineccepibile ed una compagna ineguagliabile. I mie figli sono in mano ad una mamma, diligente, attenta, intelligente ed estremamente amorevole.
Il giorno in cui ho detto Si è stato l'inizio di un'era, di un'avventura, di un sogno divenuto realtà, ma anche della realtà tramutata in un sogno. Questo accadeva nel 2008 e accade tutt'ora.
Ieri nel giorno del nostro anniversario, ho trascorso con te un momento speciale. Forse il tempo atmosferico avverso, ha guastato un po' i piani iniziali, ma l'importante è aver avuto l'occasione di passare del tempo insieme, che capita così di rado. Siamo sempre presi dalla frenesia dei doveri, dalla gestione di una famiglia, presto numerosa, dei compiti da svolgere quotidianamente, che a volte capita di trascurare ciò che ci unisce. Sappiamo entrambi di poterci fidare reciprocamente, siamo consapevoli della forza che ci sorregge a vicenda e di quanto amore ci scambiamo con semplici gesti, a volte solo uno sguardo basta, per capirsi. L'intesa che ci lega è sorta in maniera spontanea, fin dal primo momento in cui le nostre parole si sono incontrate, per parlare di un discorso senza fine, sempre così pieno di emozioni e di vivo interesse. A fronte di tutto questo però, è comunque bello potersi crogiolare in quelli che sono i nostri piccoli vizi, nei nostri piaceri. Trascorrere il tempo senza preoccupazioni, allentando per un giorno e per una notte, le redini dei nostri compiti, dedicandosi alla volontà di esprimere quello che sentiamo in modo libero e se vuoi, tornare un po' alla spensieratezza dei nostri primi incontri.
Dopo aver assaporato per qualche ora, di una ritrovata "libertà", ciò che rendere felici sia me che te, in modo assoluto, è di ritornare nella nostra dimensione di famiglia e vivere ogni attimo insieme.
Non potrei chiedere di più, di quanto già desideri e nonostante questo, stiamo per affrontare un altro cammino insieme, questa volta ad affrontarlo però non saremo solo noi due, bensì in quattro, più la piccola novità. Al prossimo anniversario avrò qualcos'altro per gioire, anche se ogni giorno gioisco di tutto ciò che mi hai dato. Ti amo.



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