sabato 29 novembre 2014

L'AMORE, QUESTO FOLLE SENTIMENTO

E' bello innamorarsi quando non si ha nulla da fare, quando si è predisposti ad accogliere nella propria sfera emozionale, di tutto un po'. Cercare l'anima gemella, ma prima di questa, selezionare un gran numero di persone e per ognuna di queste, credere che sia quella giusta. Mi riferisco agli adolescenti, ai giovani, che non sono oberati dal lavoro, dalle dinamiche quotidiane, da tutte quelle faccende che nascondono, sotto uno spesso strato di stanchezza, il sentimento sorto per chi è affianco a noi, a condividere una vita normale. Già perché, nel momento in cui scocca quella scintilla tutto sembra possibile. La passione travolgente dei primi momenti, si trasforma in amore e grazie a quello, si prendono poi tutte quelle decisioni che stabiliscono il corso dell'esistenza futura. Ed esattamente in questo frangente che si riconosce l'amore vero, cioè quello che va al di là della semplice passione, quello da cui partono altre piccole vite, il collante che fa restare uniti nei momenti peggiori, quando la presenza della persona amata diventa una certezza ancor più vera, della verità stessa.
Qualche tempo fa, ero per strada con mia moglie, ed un ragazzo in lacrime, ci passa davanti mentre si sfoga al telefono, presumibilmente con qualcuno molto vicino alla sua ex ragazza. Il suo discorso si conclude dicendo:
"..E dille che non troverà mai nessuno che l'amerà, quanto l'ho amata io..."
In effetti è vero, credo che tutti abbiano pensato ad una cosa del genere, ed è vero anche, che nessuno amerà mai allo stesso modo, chi ha amato nella precedente relazione.
Mia moglie poi, ha detto a me, quello che non avrebbe potuto dire a quel ragazzo disperato, per non arrecargli un ulteriore dolore, questa verità lapidaria:
"Si certo, ne troverà uno che l'amerà di più e ci farà pure dei figli."
Oltre ha quanto ho scritto, c'è un altro elemento da analizzare: quello dei separati.
In vita mia, ne ho conosciute di coppie separate o divorziate e tra tutti questi, ho trovato un solo elemento comune, ovvero, quello di volersi rifare una vita. Per carità, è plausibile, comprensibile, effettivamente è umano, ma che voglia però... Rimettersi in gioco per chi ha avuto un'esperienza negativa con il proprio partner, senza che da questa relazione sia sorto qualcosa di più di un paio di anni di matrimonio, è giustificato. Invece chi ha convolato a nozze, con figli a carico, un muto sulle spalle e tutto il resto, arriva ad un certo punto a doversi separare per incompatibilità, piuttosto che per adulterio, o semplicemente per la fine dell'amore; in questa tipologia di caso, mi chiedo, che motivo c'è di dovere riproporre lo stesso scenario con una nuova persona accanto? Non dico, che bisogna restare da soli per il resto dei giorni, ma se un tentativo è andato male, non c'è bisogno di rifare gli stessi sbagli d'accapo. Gli errori servono a far capire di non commetterne altri, sennò è solo tempo perso. C'è n'è di gente che arriva a sposarsi anche tre volte, e lo dico poiché conosco figli di un terzo matrimonio; a me sembra follia. Forse si arriva ad un punto del genere quando non si è abbastanza maturi per dedicarsi anima e corpo in una relazione, allora appare più semplice lasciare tutto e ricominciare con un'altra donna o uomo che sia. Alla fine però, penso, si arrivi più o meno, alla stessa situazione precedente, ovvero, la vita porta a creare delle dinamiche abbastanza simili l'una con l'altra. Magari si ha affianco una persona capace di comprendere meglio chi gli/le sta accanto, ma è poi davvero così? Forse le persone di questa pasta, sono avvezzi all'innamoramento facile e si lasciano andare troppo spesso alle passioni, ragion per cui, ciò che è stato creato si sfalda come un castello di carta, oppure, non so cosa possa scattare nella mente di chi compie gesta di col tal nefandezze. Quello che mi domando è, ma quanta voglia hanno? Se dovesse andare male con mia moglie, cosa che mi auguro di no ovviamente, dubito che mi dedicherei ad un'altra relazione nella stessa maniera in cui mi sono dedicato a lei. Certo non lo posso sapere con certezza, però mi conosco abbastanza bene da sostenere di essere talmente, diffidente, pigro e probabilmente deluso, da non rimettere la mia vita in mano a nessun'altra. L'amore sarà anche un sentimento folle, ma se si vuole lo si può controllare, basta avere il giusto livello di cinismo e un pizzico di sale in zucca. Forse sarò presuntuoso, però non molto lontano dal vero.


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