martedì 25 novembre 2014

LE CATTIVE NOTIZIE TI RAGGIUNGO OVUNQUE

Da un po' di tempo a questa parte sento lo brutte notizie, riguardanti persone che conosco, o che colpiscono trasversalmente i miei conoscenti. Nel mio luogo di lavoro si parla oramai di decessi di persone care, come se si discutesse della preparazione della cena per la sera, tra massaie annoiate.
Su questo argomento non so mai come comportarmi, nel senso che, ho sempre il timore di non dimostrare abbastanza trasporto nel manifestare il dolore, piuttosto che l'interesse per l'accaduto, o cose varie. Io sono uno che rimane abbastanza freddo lì per lì, ma poi ci penso e ci ripenso a posteriori, facendomi fagocitare dalle angosce. Come se nel ricevere questa notizia mi si poggiasse la metà del nefasto carico, sulle spalle. In fondo è per questo che si parla con  qualcuno delle brutte notizie, perché si vuole alleggerire il peso che la brutta notizia comporta. E' inevitabile però, che la condivisione di una comunicazione del genere, suscita in chi la subisce, un certo smarrimento, sicuramente dell'amarezza, più il senso d'impotenza nell'apporre un aiuto concreto, a chi è nella situazione di dire, ciò che necessita di far sapere. Insomma una brutta faccenda su ogni punto di vista. Poi c'è anche chi si tiene tutto dentro e non spiccica parola con nessuno, di ciò che capita tra le mura domestiche, o poco più ampie. In questa tipologia di persone, mi ci ritrovo abbastanza, ma non perché non voglio caricare l'interlocutore dei dispiaceri che mi affliggono, ma per il semplice motivo, di non far sapere i fatti miei a chiunque. Mi apro solo con poche persone, a fatica tra l'altro, e non è sicuro che spieghi la motivazione completa del mio stato d'animo, qualora fosse grigio. E' un sistema poco efficace, non porta a niente, ne sono consapevole. Comunque sia, sono poco abituato a parlare di cose che mi colpiscono da vicino con conoscenti, amici e parenti, perché in fin dei conti mi rendo conto che una parola, può consolare in quel momento, ma non risolve niente.
Mi stranisce quando questo tipo di rivelazioni intime, vengono fatte a me. Mi sento in imbarazzo, quando vengo a sapere di cose strettamente personali, come lutti, malattie, o sciagure di vario genere. Mi sento in dovere di avere anche io qualcosa di brutto, per controbilanciare la sfiga comune, ma ne faccio bellamente a meno, grazie. Ci tengo alla mia privacy e al mio eventuale dolore. Qualora dovesse capitarmi qualcosa di brutto (speriamo di no, corna in terra) la mia unica valvola di sfogo è sempre questo blog.


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