venerdì 16 gennaio 2015

I FANTASTICI ANNI '70

Negli anni '70 molti generi musicali hanno avuto la loro massima qualità, in fatto di esecuzione, di innovazione e di tecnica. In quel decennio sono sorte un enorme quantità di band rock divenute delle vere proprie pietre miliari, nonché dei punti di riferimento per le generazioni future. Chi ha avuto la fortuna di vivere in quel periodo, ha sentito canzoni che sono rimaste nel tempo, per non parlare dei concerti. alcuni dei quali, hanno davvero segnato un'epoca. In quel periodo c'era un vero fermento musicale, si sentiva la necessità di esprimere il suono in tutte le sue sfumature, ma avendo dietro un bagaglio gigante di tecnica. Se si pensa al prog, al folk e alla disco music, finendo poi al punk, ognuno di questi generi, ha contribuito a rendere alla musica, qualcosa di spettacolare. Ogni giorno di quel decennio è stata pubblicata una hit indimenticabile ed è una cosa che credo non si possa ripetere una seconda volta nella storia. I musicisti più affermati, sono diventati delle divinità per i cultori della musica e, grazie al loro, si sono arricchiti in maniera addirittura imbarazzante. Nomi come Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, Pink Floyd, Doors. Gloria Gaynor, Abba, Bob Dylan, Marvin Gaye, solo per citarne alcuni; hanno raggiunto dei picchi di vendita impareggiabili. Era un periodo in cui il musicista vendeva i dischi come se fosse il pane, poiché c'era fame di musica tra gli ascoltatori, però di qualità sopraffina. Se penso che non necessariamente l'ascoltatore degli anni '70 avesse l'obbligo di ascoltare composizioni virtuose di assoli di chitarre su testi impegnati politicamente, tutti stampati su chilometri e chilometri di nastri, ma poteva anche sollazzarsi in danze sfrenate in discoteca, ascoltando canzoni più leggere, ebbene, anche in quel luogo, avrebbe trovato gli esponenti del funky e della disco, bravi tanto quanto i rockers più dannati.
In quel periodo le case discografiche hanno sviluppato dei poteri che oggigiorno, faticano a mantenere, perché l'artista moderno, vende una quantità di dischi decisamente inferiore, rispetto a quarant'anni fa. I nomi che spiccano sulle vette delle classifiche, hanno dietro un entourage di persone che rendono un disco un prodotto, atto a promuovere anche il resto di un business corollario, non sempre legato alla musica. Ci sono dei mezzi di distribuzione differenti rispetto a prima, come internet, che ha dato una batosta ai colossi discografici; di rimando gli artisti hanno ripiegato su altri tipi di introiti, dato che si sono visti dimezzare le vendite. Ovvio, è conseguenza del panorama moderno, ma in base a ciò ne ha perso la qualità del disco. Come ho appena sostenuto, l'album diventa un pretesto per altro, che non la sola capacità musicale; primo fra tutti: vendere i biglietti dei concerti. Gli sponsor supportano le poche vendite dei cd, con altri prodotti e allora si ottiene qualcosa che esula dalla musica, come veniva concepita un tempo.
Peccato che gli anni '70 non torneranno più, ma grazie alle grande produzione di dischi dei tempi che furono, si possono ascoltare in tutta la loro magnificenza ogni singola traccia degli album più belli della storia. Come rimedio non è neppure così male, anche perché non ce sono altri, a meno che non si abbia la macchina del tempo, o un furgoncino Wolkswagen.




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