lunedì 19 gennaio 2015

RATTO DI FORZA

Nella mia vita passata provenivo da una famiglia molto vicina a quella di Babar di Celestopoli. Il termine scientifico per definirlo è elephantidae, ed è quell'animale enorme con la proboscide; si certo sto parlando dell'elefante, appunto. Perché dico questo? Per una semplice ragione: la paura dei topi.
Si suppone sia pressoché una leggenda, quella di ritenere il pachiderma, terrorizzato dal piccolo roditore, però, tempo fa vidi un video che ne confermava la veridicità.
Mi ritengo un uomo grande e grosso, nel pieno della sua forma fisica, mi alleno quotidianamente ad indurire il mio fisico, e credo di avere anche un coraggio da leone, sebbene, ogni tanto il mio vecchio antenato si presenta nelle situazioni che hanno a che fare con quegli esseri disgustosi.
Penso di poter ammettere di avere una vera fobia a riguardo, e per quanto mi imponga di superarla, non ci riesco neanche quel tanto che basta, per vantarmi di fronte a me stesso. Il merito della nascita di questa paura incondizionata, lo devo tutto a mia madre, che nel corso degli anni vissuti insieme, me l'ha passata come se fosse stato un regalo di Natale.
All'inizio della mia carriera fobica, le avvisaglie della paura erano piuttosto blande, tanto che, riuscivo a guardare tutto un episodio dei Visistors. (di topastri lì ce n'erano a bizzeffe) Vedendo le reazioni di mia madre, quando sullo schermo Diana si ingollava un bel topone, rimanevo scioccato più da mia mamma sotto le coperte, che non dal pasto della lucertolona extraterrestre. Alla fine ho imparato ad averne paura anch'io.
Il disgusto del topo si estende anche a tutti roditori che passano dal criceto, fino ad arrivare al castoro, non escludo davvero nessuno; se fosse per me li estinguerei subito. Ma per quanto sia grande il desiderio di non vederli più sull'emisfero terreste, a tal proposito, un disinfestatore una volta mi disse, che se un giorno l'uomo andasse a vivere sulla Luna, dopo una settimana arriverebbe anche il topo. Non c'è via di scampo, il legame tra l'uomo ed il ratto, ha una solidità storica indissolubile, quindi mi devo arrendere all'evidenza. Ci sono persino in Svizzera (questa nazione per me è il simbolo della pulizia assoluta) allora ripeto, non si vince.
Sono del parere, che chi è schiavizzato da una fobia, ha sempre il terrore di venire a contatto con l'oggetto per il quale prova repulsione. C'è da aggiungere che la vita, infingarda com'è; si diverte nel far morire di paura, colui che nutria, ops... volevo dire nutre, tale paura, ponendolo di fronte al proprio coraggio, con un incontro inaspettato.
L'altro giorno, ero sceso in cantina per andare a buttare la spazzatura; cosa che faccio da sempre. Ebbene, io ero tranquillo e prossimo al rientro in casa, quando tra le gambe mi passa uno di quegli esseri immondi. Ho tirato un urlo così forte, (ma da uomo, tipo Pavarotti, per intenderci) che mi ha sentito anche mia moglie. Arrivato in casa, mi ha chiesto se fossi stato io ad urlare in quella maniera. Ha visto il mio volto color Casper, ha provato a chiedermi per quale motivo fossi così agitato, e subito ha capito. Inutile dire che la cantina è diventato un luogo a me non gradito, però, non posso evitare di andarci, dato che ho lì la mia bici. E se poi non voglio venire sommerso dall'immondizia, per cui poi, arriverebbero addirittura in casa, devo armarmi di coraggio e andare a gettare via i rifiuti.
Appena apro la porta dell'accesso alle cantine, mi assale il terrore, Per arginare il problema, ho escogitato di accendere la musica del telefono, anche a notte fonda, giusto il tempo per non essere da solo nelle tenebre, accerchiato dai topi. Da sabato pomeriggio è diventata una missione impossibile.
Non capisco la ragione, ma il topo ha ispirato più di un disegnatore, nel creare il suo simpatico personaggio. Il più celebre di tutti è sicuramente Mickey Mouse, il nostro Topolino, ovvero, una pantegana di almeno un metro e mezzo, poi ci sono: Jerry, compagno di Tom; Topo Gigio, Speedy Gonzales, Remy di Ratatouille, il maestro Splinter delle Tartarughe Ninja, Bianca e Bernie, Fievel, Pixie e Dixie, e ce ne saranno ancora tanti altri, dato che il mondo è pieno di topi. Mi domando: ma il pianeta Terra, non poteva essere pieno di tope? Di sicuro non avrei avuto un terrore così grande.


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