lunedì 26 gennaio 2015

PIACERE DI NON CONOSCERTI

Il primo gesto che si compie nel presentarsi a qualcuno che non si conosce, è tendergli la mano in segno di saluto. Ma siamo sicuri che quella mano sia davvero pulita? No, ovviamente, anzi; siamo più che certi, che sia piena di germi batterriosi. Eppure, volutamente, omettiamo tale fattore quando pronunciamo il nostro nome durante una stretta vigorosa.
Quando sono in strada, mi guardo spesso intorno per rendermi conto di chi mi sta affianco. Quello che vedo di continuo, sono persone che si infilano le dita nel naso, mentre sono in auto fermi ad attendere il verde. Il motivo per il quale la gente improvvisa una rapida pulizia nasale, standosene seduti in macchina, potrebbe essere questo: probabilmente, essendo l'abitacolo un luogo chiuso e protetto, dal quale si riesce ad estraniarsi completamente dal resto della strada, si può rivendicare la propria privacy, appena le ruote si fermano. Dunque, il cervello concepisce l'auto come una stanza di casa, perciò, si è liberi di scaccolarsi non curandosi dei finestrini trasparenti. Poi però, la soddisfazione non finisce con le narici libere; il piacere più grande di tutti, è quello di giocherellare con la caccola. Tutti quanti poi, abbassano il finestrino per lanciare il dardo a fine gioco, quando si è pronti per ripartire. Io che mi muovo in bici, sto sempre lontano dai finestrini.
Altro segno di grande igiene è: il bagno pubblico. Posso parlare solo per quello dei maschi, in quanto quello delle donne è inaccessibile. La toilette serve nei momenti più urgenti, e fin qui nulla da dire; però, in questi luoghi non esiste solo la tazza, o il vespasiano, ci sono anche i rubinetti per i quali è d'obbligo l'uso. Nonostante ciò, troppe persone escono dal cesso, senza aver lavato prima le mani, ed è una roba disgustosa.
E' stato stabilito, a furor di popolo, che l'oggetto più inquinato, nonché inquinabile, dalle dita della mano è: udite...udite... la tastiera del computer.
Nell'ufficio dove lavoro, ci sono più impiegati che pc, quindi significa che le tastiere vengono pigiate da più mani a settimana, ognuna con una storia differente d'igiene, come per esempio:
Il/la collega che prende i mezzi pubblici prima di arrivare a lavoro e si sorregge agli appositi sostegni, toccati da migliaia di altre mani. Si può fare un rapido calcolo di quanto riesce a raccattare in un solo viaggio...Meglio non farlo.
Il/la collega che arriva in auto, con il naso libero e una gran "soddisfazione" dipinta in faccia.
Il/ collega che si ferma al bar per la colazione e tasta tutto ciò che è stato già tastato prima del suo arrivo, da clienti bisognosi del bagno. Aiuto!
Il/la collega che porta il cane a fare i bisogni, magari reduce di un piccolo incidente nel raccoglimento. Qui si spera nel buon senso.
Il/la collega che ha un forte raffreddore e si soffia il naso ripetutamente.
Insomma potrebbero esistere milioni di ragioni per avere le mani sporche e la tastiera imperterrita, riuscirà ad appropriarsi di tutte quelle, distribuendone equamente su tutti i tasti.
Da domani l'aggiornamento del blog, avverrà tramite cartoline; guardate nelle caselle per saperne di più. Ora che ho scritto vado a lavarmi le mani...


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